La chimica del post sbornia

Il primo giorno dell’anno lo si ricorda spesso come il giorno del mal di testa, della nausea, di quel malessere generale dovuto agli effetti di una bevuta più sostenuta del solito. In sintesi, la giornata del dopo sbornia.

Naturalmente, gli scienziati hanno studiato gli effetti che, il giorno dopo l’ingestione di una forte quantità di alcol, portano l’organismo a reagire. Seppure con differenze da persona a persona, i classici sintomi della ubriacatura sono universali e si manifestano quando la concentrazione di alcol nel sangue raggiunge lo 0,1%. Fermo restando che maggiore è la quantità di alcol in circolo, più accentuati saranno i sintomi il giorno dopo.

Gli studi hanno individuato quattro categorie di sostanze chimiche sospette:

  • il primo e più ovvio prodotto chimico è l’alcol etilico che ha un effetto diuretico sull’organismo, perché abbassa il livello dell’ormone antidiuretico vasopressina (ADH), che normalmente agisce aumentando la ritenzione di acqua nei reni, causando un aumento della minzione con effetto diuretico sull’organismo. Tuttavia, secondo gli scienziati, non è questo il fattore principale dei sintomi post sbornia.

  • Un’altra sostanza sospetta è l’acetaldeide, un composto prodotto dal metabolismo dell’alcol etilico. Gli enzimi del fegato, infatti, decompongono l’alcol in acetaldeide a sua volta scomposta da un altro enzima in acetato. L’acetaldeide è un composto tossico e, seppure vengano decomposto velocemente in acetato (non tossico), l’enzima della decomposizione dell’alcol ad acetaldeide agisce più velocemente. Perciò, bevendo più drink di seguito l’acetaldeide si accumula non smaltendosi in acetato. L’effetto tossico dell’accumulo di acetaldeide porta ai classici sintomi di nausea, sudorazione, aumento della frequenza cardiaca e mal di testa. Eppure anche l’acetaldeide non sembra essere il fattore che influisce maggiormente sulla gravità dei sintomi.

  • Un gruppo di sostanze fortemente sospette sono gli alcoli diversi dall’alcol etilico e in particolare il metanolo, un alcol fortemente pericoloso in grandi quantità, ma non nelle piccole percentuali presenti come sottoprodotti di distillazione o di fermentazione della birra. Perché allora il metanolo può essere determinante nei sintomi post sbornia? Gli enzimi che decompongono sia il metanolo sia l’alcol etilico, con una preferenza e quindi una precedenza per quest’ultimo. Il metanolo decomposto forma dapprima la formaldeide tossica e poi l’acido formico. Una forte ingestione di alcol porta quindi all’accumulo di metanolo con gli effetti tossici anche severi del post sbornia.

  • Infine, gli ultimi studi sull’argomento hanno preso in esame anche la concreta possibilità che anche il sistema immunitario giochi un ruolo negli strascichi di una bevuta di troppo. Sembra che l’alcol abbia un effetto squilibrante sulle citochine, piccole proteine prodotte dall’organismo che collaborano con il sistema immunitario a combattere le malattie. L’alcol etilico aumenta la concentrazione delle citochine causando mal di testa, senso di affaticamento e perdita della memoria.

La conclusione è: bere di meno per godersi anche il giorno dopo i brindisi!

ATTIVITA’: fai una ricerca sulla tossicità dell’acetaldeide e della formaldeide.

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