Acqua: minerale o di rubinetto?

L’acqua, come noto, è una sostanza fondamentale per la vita sulla Terra e per il benessere del nostro organismo, che ne è costituito per circa il 70%.

Se è vero che la resistenza umana al digiuno può essere prolungata nel tempo, non vale altrettanto quando per acqua e liquidi. Il nostro corpo, infatti, in caso di mancanza di cibo, è in grado di ricorrere all’utilizzo di grassi di riserva che forniscono l’energia necessaria allo svolgimento delle attività biologiche, mentre non è in grado di supplire alla mancanza di liquidi, che vengono dispersi costantemente attraverso il sudore e la minzione.

L’acqua viene utilizzata dall’organismo per diverse e numerose funzioni e può derivare dal metabolismo dei lipidi, dei carboidrati e delle proteine (acqua di natura endogena), oppure può entrare nell’organismo attraverso l’alimentazione (acqua di natura esogena).

Solo una parte dell’acqua di natura esogena viene ingerita con i cibi come la frutta e la verdura, mentre la maggiore quantità rappresentata dall’acqua che si beve.

E qui il quesito è sempre aperto: è meglio bere l’acqua minerale o l’acqua del rubinetto?

A premessa della descrizione delle caratteristiche di ciascun tipo di acqua, va detto che, quanto meno nel nostro Paese, le acque potabili sono sicure dal punto di vista della salute, anche se non sempre piacevoli sotto il profilo del gusto.

Le acque di rubinetto, o acque potabili, provengono dalle acque di superficie ed esistono leggi che ne normano la qualità e la salubrità attraverso trattamenti e condizioni delle reti idriche in cui scorrono. Le normative sul trattamento delle acque sono di assoluta importanza in quanto l’acqua è uno dei maggiori veicoli di inquinanti e patogeni; infatti, nel mondo, si stima che circa l’11% della popolazione mondiale beva acqua contaminata e che 700 000 bambini muoiano prima dei 5 anni di età in seguito a malattie dovute all’infestazione dell’acqua che bevono.

Vengono definite salubri le acque che non contengono microorganismi, parassiti e sostanze nocive di qualsiasi genere e quantità; devono essere limpide, inodori e insapori.

Per ottenere queste caratteristiche le acque di superficie subiscono:

  • sedimentazione, filtrazione e addolcimento per depurarle da odori, sapori e intorbidamenti. Questo trattamento prende il nome di correzione;
  • trattamenti di disinfezione per abbattere i microorganismi, anche i patogeni più resistenti. Nella disinfezione viene utilizzata comunemente la clorazione con ipoclorito di sodio, cloro gassoso o biossido di cloro, oppure raggi UV. L’ipoclorito di sodio viene immesso nella tubatura attraverso una pompa dosatrice in modo da eliminare totalmente la carica batterica. Per poi evitare che l’acqua prenda lo sgradevole sapore di cloro, la si tratta con carbone attivo che lo assorbe. La disinfezione deve avvenire in condizioni controllate di torbidità, di pH e di temperatura. Per garantire poi la totale sicurezza dal punto di vista sanitario, la normativa prevede una concentrazione minima raccomandata di residuo disinfettante. La concentrazione tollerata non è uguale in tutti i paesi: in Europa il livello di cloro tollerato è molto basso, pari a 0,2 mg/L, contro 1 mg/L degli Stati Uniti.

Una valida alternativa alla disinfezione chimica, alla quale alcuni patogeni sono resistenti, sono gli impianti a debaterizzazione tramite raggi UV. La radiazione UV, con una lunghezza d’onda comprese tra 240 e 280 nm, colpisce direttamente il DNA dei microrganismi, uccidendoli. Questo trattamento, oltre ad essere ecologico, non altera il gusto dell’acqua ed è economico in quanto prevede un basso consumo di energia elettrica, tuttavia l’azione disinfettante è limitata nel tempo.

Le acque minerali sgorgano da falde o da giacimenti sotterranei e, come le acque potabili, sono soggette a termini di legge quali essere pure all’origine, non subire trattamenti ed essere imbottigliate alla fonte o in stabilimenti appositi, che ne garantiscano la salubrità. Ciò che sostanzialmente distingue le acque minerali da quelle di rubinetto è il contenuto di sali minerali e gli eventuali effetti che questo può avere sull’organismo. A seconda della composizione salina, le acque minerali si distinguono in calciche, bicarbonatiche, ferruginose, magnesiache, sodiche, povere di sodio.

Fonte: Pexels

Il contenuto in grammi dei sali minerali disciolti in 1 L di acqua minerale e fatta evaporare a 180 °C, prende il nome di residuo fisso, caratteristica che classifica le acque minerali in:

  • minimamente mineralizzate, quando presentano residuo fisso minore di 50 mg/L. Hanno effetto sui calcoli renali e sull’ipertensione;
  • leggermente mineralizzate, note come acque oligominerali, quando il residuo fisso non supera i 500 mg/L e risultano adatte al largo consumo;
  • mediamente mineralizzate, quando presentano residuo fisso fra 500 mg/L e 1500 mg/L. Reintegrano velocemente i sali persi con la sudorazione; per questo vanno alternate con altre tipologie e non sono indicate per il consumo quotidiano;
  • acque fortemente mineralizzate, quando il residuo fisso supera 1500 mg/L e per questo sono consigliate solo per scopi terapeutici.

Il residuo fisso è un valore complessivo riportato sulle etichette delle bottiglie di acqua minerale insieme alla composizione percentuale per ogni tipologia di sale contenuto.

Per rendere le acque minerali più dissetanti e più gradevoli al gusto e più dissetanti, può essere aggiunta anidride carbonica: sono le cosiddette acque “gassate”.

La risposta esatta alla domanda “è meglio l’acqua di rubinetto o l’acqua minerale?” di fatto non esisteperché ciò che percepiamo bevendo è il sapore dell’acqua, un aspetto assolutamente soggettivo. Tuttavia, sul piano della sicurezza, un’acqua minerale è sicura quando è dichiarata batteriologicamente pura così come l’acqua di rubinetto che, subendo per altro controlli più rigorosi e frequenti previsti dalla legge, può risultare anche più sicura.

ATTIVITA: Fai l’esercizio 11 e l’esercizio 18. Fai una ricerca sull’utilizzo dell’ipoclorito di sodio come disinfettante: in quali campi viene applicato?

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