A oggi, sulle principali linee ferroviarie europee viaggiano treni con motore diesel che comportano un impatto ambientale molto elevato.
Tuttavia, è in atto una rivoluzione in questo campo perché stanno incominciando a viaggiare treni alimentati a idrogeno, puliti e silenziosi.
Il treno a idrogeno funziona con una cella-combustibile a idrogeno, principale fonte di energia.
La trazione del treno è elettrica.
L’idrogeno, immagazzinato nei serbatoi a bordo, si combina con l’ossigeno dall’aria esterna e produce energia, non generando né particolato, né anidride carbonica, né altri gas serra, ma solo vapore acqueo e acqua di condensa. La trasmissione è di tipo idraulico.
Le batterie agli ioni di litio sono predisposte per sfruttare anche l’energia recuperata durante la frenata e riutilizzata nelle fasi di accelerazione.
La batteria, inoltre, accumula l’energia in surplus rispetto a quella necessaria per la trazione, contenendo i consumi.
L’autonomia del treno a idrogeno è di circa mille kilometri, al pari di quelli ad alimentazione diesel, arriva a una velocità di 140 km/h e può contenere fino a 300 passeggeri fra quelli seduti e quelli in piedi. Oltre a non produrre emissioni nocive, presenta l’ulteriore vantaggio di essere particolarmente silenzioso.
Le celle combustibili di questi convogli vengono alimentate con idrogeno sia di provenienza da combustibili fossili, sia prodotti dall’elettrolisi dell’acqua, un processo decisamente più green.
Il rifornimento avviene una volta al giorno in 15 minuti, con un sistema a pressione a 350 atmosfere.
La Germania è stata la prima in Europa, nel settembre 2018, a fare transitare i primi treni a idrogeno progettati in Francia dall’azienda Alstom.
Anche il Regno Unito, i Paesi Bassi, la Danimarca, la Norvegia e il Canada stanno progettando di mettere i treno a idrogeno sulle proprie reti. La Francia punta al 2022.
Per il momento, in Germania, si sperimenta il treno a idrogeno sulle tratte locali, con l’intento di sostituire completamente i convogli alimentati a diesel.
Il Coradia iLint, questo è il nome del nuovo treno regionale green, è prodotto dalla multinazionale francese Alstom, che vanta una forte presenza industriale anche in Italia con gli stabilimenti di Savigliano (Cuneo), Sesto San Giovanni (Milano) e Bologna.
L’idrogeno favorisce applicazioni multimodali e comuni stazioni di rifornimento tra treno, bus e auto alimentate con la stessa tecnologia, dunque corrisponde alle sempre più stringenti esigenze di reti infrastrutturali sostenibili.
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