Economia circolare: dai maiali alla carta

Ricavare carta dai maiali è economia circolare o fantascienza?

Ebbene, nonostante sembri impossibile è proprio quello che una cartiera italiana riesce a fare. A partire dai liquami dei numerosi allevamenti di maiali del territorio in cui opera, dagli scarti dei prosciutti, dai residui degli oli vegetali, dal riutilizzo dell’acqua dei cicli produttivi, la carta viene fabbricata senza uso di combustibili fossili, cioè con il 100% della produzione di energia elettrica e termica in modalità di economia circolare.

L’impianto è costituito da quattro serbatoi nei quali vengono amministrati biocombustibili derivanti da olio di palma e altri oli vegetali non utilizzati nel settore alimentare o del biodiesel, grassi animali e liquami suini. Questo materiale va ad alimentare un impianto che genera autonomamente e ininterrottamente l’energia elettrica e termica necessaria alla produzione di 50 000 tonnellate di carta l’anno.

Nel processo di fabbricazione della carta, l’acqua rappresenta il 95% della materia prima utilizzata. Per ottenere vapore e acqua calda viene utilizzata l’acqua dei fiumi: ma, sempre a beneficio della circolarità e della sostenibilità, il 90% viene successivamente filtrata e reimmessa nel fiume anche a beneficio di altre aziende. Così come la produzione di energia elettrica viene riutilizzata per far funzionare la filiera di produzione della carta, anche il calore generato viene ottimizzato e riutilizzato nell’impianto produttivo come tale e come acqua calda, per un totale di 9 tonnellate.

L’energia elettrica prodotta dall’impianto di biogas ammonta a 20 MW/h; poiché la cartiera utilizza solo 6 MW/h, l’esubero viene ceduto alla rete elettrica nazionale, contribuendo a soddisfare il bisogno di energia. L’autoproduzione di energia elettrica da biogas, senza uso di combustibili fossili, consente di non utilizzare 4 milioni di m3 di gas naturale all’anno e non immettere 9 000 tonnellate di CO2 diminuendo sensibilmente l’impatto ambientale.

In più la cartiera opera anche nell’ambito degli scambi fra produzioni dello stesso territorio la cartiera offrendo gratuitamente i propri scarti: i fanghi e i residui di lavorazione vengono essiccati all’interno di sacchi per essere riutilizzati come materia prima in altre filiere produttive come i laterizi e il cartone.

Infine, anche i materiali grezzi che necessariamente entrano nel ciclo produttivo come la cellulosa, ha comunque origine circolare perché derivata da carta riciclata e sostenibile perché proveniente da foreste gestite responsabilmente.

L’esperienza della cartiera rappresenta un esempio per altre aziende che potrebbero sfruttare le risorse del territorio in cui producono rendendosi energeticamente autonome attraverso fonti energetiche alternative e sostenibili a favore dell’ambiente e della collettività.

ATTIVITA’: indicare, spiegare e commentare gli obiettivi dell’Agenda 2030 relativi all’argomento della scheda.

Share
Proudly powered by WordPress | Theme yeswechem by SG
error: Content is protected