La pandemia dovuta la Covid-19 ha messo in luce il peso della ricerca scientifica, la sua qualità e, in questo specifico caso, quanto, grazie alle nuove tecnologie e conoscenze, può essere veloce nella ricerca della soluzione di un problema di tale portata.
In pochi messi sono stati messi a punto due tipologie di vaccini che saranno la soluzione del problema Covid-19 a livello mondiale. Vediamo come agiscono.
Vaccini a mRNA
L’acido nucleico RNA, acido ribonucleico, costituisce, insieme al DNA acido deossiribonucleico (guarda il tutorial, prova a fare l’esercizio 14 e l’esercizio 25), l’associazione biologica che permette la produzione delle proteine e la trasmissione genetica degli individui. Il DNA contiene i geni che, a loro volta, includono le istruzioni per formare le proteine, l’RNA (fai l’esercizio 28) ha compiti diversi e, infatti, la molecola assume forme diverse a seconda della ben precisa funzione che deve svolgere. Le forme dell’RNA sono
- mRNA o RNA messaggero, è costituito da un unico filamento; si forma nel nucleo a partire da uno stampo del DNA, secondo il processo della trascrizione. L’mRNA trascritto include le informazioni di uno o più geni e si trasferisce dal nucleo al citoplasma attraverso i pori della membrana nucleare;
- tRNA o RNA transfer, si trova nel citoplasma e ha la funzione di traduttore delle informazioni del mRNA in proteine;
- rRNA o RNA ribosomiale, costituisce i ribosomi essendone uno dei componenti principali (90%) insieme alle proteine. Nei ribosomi avviene infine la sintesi delle proteine.
Qui ci occupiamo in particolare del mRNA. Il vaccino funziona perché il mRNA al suo interno contiene le informazioni e le istruzioni per le cellule dell’individuo vaccinato per sintetizzare la proteina Spike (leggi la scheda Covid-19: che cosa sappiamo della proteina Spike) .
La proteina Spike è la molecola che i virus del tipo SARS-CoV-2, di cui fa parte il virus Covid-19, utilizzano come chiave di entrata nelle cellule umane, ove si possono riprodurre. Il mRNA del vaccino, producendo la proteina Spike, induce e stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici. La persona vaccinata che venisse a contatto con chi ha il contagio del virus in atto, ha gli anticorpi che bloccano le proteine Spike del virus non permettendo loro di entrare nelle cellule e quindi a riprodursi.
Il mRNA, una volta svolta la sua funzione, si degrada in tempi assai brevi e predispone l’individuo a combattere un’eventuale ulteriore contatto con i virus della famiglia dei SARS-CoV-2.
Vaccini a vettore virale
Il gene per la proteina Spike SARS-CoV-2 viene aggiunto al materiale genetico di un altro virus, detto vettore virale. I vettori virali sono geneticamente modificati in modo che non possano causare malattie.
I vaccini a vettore virale utilizzano un virus, di solito un adenovirus incapace alla replicazione, per portare internamente alla cellula la sequenza del codice genetico che codifica la proteina Spike. In questo modo, il sistema immunitario si attiva contro la proteina Spike e produce gli anticorpi che possono così proteggere l’individuo che venisse a contatto con il virus.
ATTIVITA’: fai una ricerca e una conseguente riflessione sull’approccio alla vaccinazione contro il COVID-19 in Italia, regione per regione. Metti poi in relazione il dato nazionale con gli altri Paesi Europei e il dato europeo con quello degli altri continenti.